La foruncolosi cane detta anche dermatite interdigitale, non è una patologia specifica.
Piuttosto è la conseguenza di infiammazioni e infezioni della pelle tra le dita delle zampe del cane.
In particolare essa è dovuta alla presenza di una follicolite ovvero i follicoli piliferi sono accompagnati da infiammazione e conseguenza infezione batterica o funginea.
È una condizione piuttosto comune perché le zampe di Fido stanno sempre a contatto diretto con terreni e superfici di ogni genere, ed inoltre le zampe sono soggette a traumi e anche a lesioni, dovute ad esempio alla presenza di corpi estranei come sassolini, schegge e spine.
Si manifesta con eritema, edema, papule pustole emorragiche ma anche noduli che si presentano con un aspetto simile a cisti, ulcere e fistole a livello degli spazi interdigitali o altre aree podali di uno o più arti.
Tra le cause più comuni di foruncolosi interdigitale del cane possiamo citare traumi alle zampe, postura scorretta, corpi estranei, dermatite, allergie e neoplasie.
Per cui non è una malattia con un’unica causa infatti l’instaurarsi di un’infezione batterica è sempre secondaria ed i microrganismi chiamati in causa oltre ai classici stafilococchi e bastoncelli d’origine fecale comprendono anche batteri presenti nel terreno come ad esempio i micobatteri.
Terapia antibiotica
La terapia è altamente prolungata e difficile in quanto le lesioni pregresse esitano in cicatrici che rendono le estremità podali predisposte a future infezioni.
In genere si opta una terapia antibiotica la quale risulta essere molto lunga (di media 8-12 settimane) e deve essere protratta per almeno tre settimane oltre la risoluzione clinica.
Al termine di essa possono comunque presentarsi delle ricadute; se si verifica questo entro 7-10gg dalla sospensione del farmaco, probabilmente non si tratta di una recidiva ma di una mancata guarigione a causa della sospensione troppo precoce dell’antibiotico.
Generalmente questa malattia è anche accompagnata da altre manifestazioni cliniche come dermatiti a macchie di leopardo,hot spot (chiazze arrossate isolate) problemi a uno o tutte e due i padiglioni auricolari con otiti frequenti.
Inoltre è possibile seguire anche una terapia topica in quanto nel 50% dei casi il contenuto delle cisti è sterile cioè non c’è infezione, nell’altro 50% dei casi c’è presenza di batteri ed è proprio in questo caso che si interviene con la terapia topica.
Terapia topica
La terapia topica consiste nell’utilizzare un antibiotico locale con una base di cortisone per ridurre l’infiammazione locale.
Prima dell’applicazione della pomata è bene disinfettare l’area specie le zone colpite da cisti di grandi dimensioni.
Talvolta se la foruncolosi interdigitale del cane è a livelli tali che per far sparire le cisti non bastano pomate e antibiotici, purtroppo è necessario un intervento drastico.
Il veterinario in questi casi può raccomandare l’asportazione chirurgica, specialmente se Fido ha ormai raggiunto livelli di dolore tali da non poter vivere bene.
Si tratta comunque di una situazione estrema e, in genere, le terapie che abbiamo visto sono più che sufficienti.
I composti comunemente utilizzati ad uso topico includono la clorexidina, l’etil-lattato, il benzoilperossido e vari antibiotici,soprattutto l’acido fusidico.
Di solito antisettici o antibiotici in formulazioni gel,pomata o unguento possono essere sufficienti a risolvere l’infezione.
Le zampe possono essere trattate anche con shampoo antibatterici con lo scopo di rimuovere lo sporco aumentando l’efficacia della terapia.
In alcuni casi la foruncolosi interdigitale del cane sembra essere recidiva per cui al termine della terapia il cane può ripresentare le cisti.
Ma come già accennato prima è molto più probabile che sia la conseguenza di un’interruzione precoce della terapia antibiotica.
È bene quindi terminare la terapia indicata dal medico veterinario anche se si notato miglioramenti proprio per evitare la formazione di nuove cisti.
Per concludere è importante anche la pulizia delle zampe e delle dita dopo ogni passeggiata per disinfettare e rimuovere eventuali corpi estranei.
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Di: Antonio D’Ettorre, Filomena Sergio, Stefania De Natale