È ormai risaputo che una corretta alimentazione è fondamentale per condurre una vita sana. Come l’uomo anche gli animali sono soggetti a questa “regola”. Per cui anche nel gatto l’alimentazione è necessaria la giusta attenzione fin da cuccioli con dei piccoli accorgimenti per evitare disturbi futuri. L’organismo del gatto però ha delle esigenze nutrizionali differenti risposto al corpo umano.

La quantità di cibo è facile da misurare perché in caso di dosi eccessive al suo fabbisogno è lo stesso fatto ad autoregolarsi. Infatti è solito a lasciare il cibo nella ciotola in questi casi. Nonostante questo è sempre meglio conoscere le dosi ottimali e la frequenza di somministrazione della razione. Quest’ultimo è un aspetto importante per evitare patologie come l’obesità e le conseguenze correlate. Per rispettare le quantità di cibo per il tuo gatto è possibile seguire delle tabelle indicative o chiedere supporto al medico veterinario.

Ricordiamo che il gatto è un carnivoro stretto ovvero ha bisogno di carne come principio base però importanza la posizione che hanno nella descrizione della composizione in etichetta, perché deve essere presente nella quantità maggiore rispetto al resto e quindi menzionata al primo posto.
Generalmente l’alimentazione è mista ovvero sia cibo secco che umido equilibrando bene le dosi. Per esempio si potrebbe somministrare nel corso della settimana una o due razioni di cibo umido e lasciare a disposizione i croccantini perché è in grado comunque di autoregolarsi. Oppure si può scegliere di riempire la ciotola più volte al giorno secondo quanto indicato dalla dieta specifica. Altro aspetto importante è lasciare sempre a disposizione acqua fresca per il gatto. L’acqua è altrettanto importante nell’alimentazione sia per mantenerlo idratato sia per ridurre problemi renali nel futuro.
Gli errori più comuni riguardano:
– Eccesso di carboidrati.
– Mancanza d’acqua.
– Sostituzione delle proteine animali con quelle vegetali.

L’alimentazione del gatto: Eccesso di carboidrati

Il gatto NON ha bisogno di eccessiva quantità di carboidrati.
Differentemente rispetto all’organismo umano, quello del felino è in grado di normalizzare la glicemia e il metabolismo cellulare di tutti i tessuti anche escludendo totalmente i glucidi dalla dieta.
Alimentando il gatto con una percentuale eccessiva di zuccheri, si corre il rischio di:
– Iperglicemia
– Iperinsulinemia
– Insulinoresistenza
– diabete
– sovrappeso.

L’alimentazione del gatto: Poca Acqua

Generalmente il gatto selvatico predilige cibi molto ricchi d’acqua per cui come abbiamo già detto l’acqua è importantissima. Un gatto disidratato ha una scarsa percezione della sua condizione effettiva e questo può portare a delle conseguenze a lungo termine a livello renale come calcolosi renale, cistite o blocchi del tratto urinario

L’alimentazione del gatto: Poca carne e troppi vegetali

Ricordiamo che essendo un carnivoro il gatto necessita di proteine animali. Non essendo quindi ne vegano ne onnivoro è fondamentale che il gatto mangi carne essendo un’evoluzione della specie. Altro aspetto importante è che i gatti non riescono a metabolizzare molte molecole delle piante. Basti pensare che i gatti mangiano l’erba soprattutto quando sentono la necessità di vomitare. Inoltre, la fisiologia dei gatti impone una composizione proteica ben precisa e differente rispetto a quella dei cereali, dei legumi, dei tuberi, dei semi oleosi, dei frutti e degli ortaggi.

Conclusioni

Come abbiamo visto l’alimentazione è importante e carenze nutrizionali possono portare a sviluppare patologie a lungo termine. Per evitare questo è importante bilanciare l’apporto proteico, quantità di acqua nonché di calcio e fosforo e altri micronutrienti.

Di: Antonio D’Ettorre, Filomena Sergio, Stefania De Natale
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